Proponiamo una dimora storica incredibilmente rievocativa, dotata di un meraviglioso parco all’italiana adornato da una fontana ovale di grande valore, un parco piantumato di circa 11 ettari e a chiosa della proprietà un laghetto privato. La proprietà si estende tra il Monte Cimone e il Cengio da una parte e dall’altra il Summano e il Priaforà.

La Villa fu edificata nel suo corpo principale nel 1752 da Girolamo Velo che restaurò la parte risalente al 1400 e costruì l’attuale complesso impreziosendolo con stucchi, affreschi e pavimenti. Gli affreschi sono attribuiti a Giambattista Canal e sono stati finemente restaurati nel 1964.
La parte più antica richiama lo stile gotico rinascimentale mentre l’ala settecentesca con la colombara e il parco all’italiana frontale riprende il concetto tipico di residenza nobiliare.

La bellezza e l’ambientazione di questa mirabile proprietà ha offerto ad Antonio Fogazzaro (scrittore e poeta di fine ‘800) lo sfondo del suo secondo romanzo Daniele Cortis. La colonna spezzata in marmo rosso, proveniente dall’Egitto ma recuperata dalle Terme di Caracalla, è metafora nel testo dell’amore infranto.

Questo fiore all’occhiello dell’architettura di fine 1700 è il luogo dove la natura e la bellezza si intrecciano in una trama armoniosa.

E’ un ottimo investimento per chi volesse adibire la villa a dimora estiva o a struttura ricettiva e per eventi esclusivi.